BANCA DELLA TERRA: TERRE TOSCANE CENSITE DALLA REGIONE E MESSE A DISPOSIZIONE IN AFFITTO O CESSIONE TRAMITE BANDI

Con la legge regionale 80/2012 la Regione Toscana ha istituito la “Banca della Terra”, gestita da Ente Terre Regionali Toscane, definita come un inventario, completo e aggiornato, dei terreni e delle aziende agricole di proprietà pubblica e privata che possono essere messi a disposizione di terzi, tramite operazioni di affitto o di concessione. Fra tali terreni rientrano anche quelli resi temporaneamente disponibili perché censiti come incolti o abbandonati.

Tutti possono partecipare alle selezioni per i beni inseriti in banca della terra, non solo i toscani. Ovviamente la limitazione è che i terreni sono in Toscana!

Le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione regionale a promuovere tale strumento sono molte e possono essere riassunte in:

–   rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali;

–   favorire l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo e forestale;

–   promuovere il contributo positivo dell’agricoltura e delle foreste all’ambiente e al territorio;

–   salvaguardare la biodiversità, tutelare il paesaggio e la risorsa forestale;

– prevenire i dissesti idrogeologici e difendere le zone e le popolazioni di montagna dalle calamità naturali incrementando i livelli di sicurezza idraulica ed idrogeologica del territorio;

–   valorizzare i terreni pubblici e privati attraverso un loro uso produttivo.

La “BANCA DELLA TERRAè visibile sul portale ospitato nel sito della Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA), www.artea.toscana.it. Vi si accede dalla parte inferiore destra (“In evidenza”) della home page dell’Agenzia (si allegano le istruzioni per l’accesso); dal portale è possibile essere sempre a conoscenza dei terreni/beni che vengono resi disponibili (e pertanto che possono essere presi con concessione, affitto o assegnazione – a seconda della tipologia di lotto), nonché delle modalità per presentare la relativa richiesta.

La “BANCA DELLA TERRA” è stata avviata il 29 novembre 2013 ed ha già messo a disposizione oltre quaranta lotti di terreni e fabbricati, per una superficie di oltre tremila ettari di terreno, ripartiti fra castagneto da frutto, bosco, oliveto, pascolo, seminativo, ed oltre venticinque fabbricati, in molte aree della regione e ricadenti in diversi complessi forestali. Fino all’autunno 2014 i beni resi disponibili appartenevano al Patrimonio Agricolo Forestale Regionale (ossia terreni e fabbricati di proprietà della Regione Toscana ma amministrati da Comuni, Province, Unioni di Comuni); a questi se ne sono aggiunti alcuni di proprietà dello stesso Ente Terre. Da dicembre 2014, con l’approvazione del Regolamento sul funzionamento della banca della terra (Regolamento 60/R/2014 – allegato) si è ampliata l’offerta anche a beni di proprietà pubblica e di privati che li vogliano rendere disponibili a terzi con operazioni di affitto.

 Le modalità per la richiesta di concessione e/o affitto sono disciplinate nei bandi (per i beni di proprietà pubblica) e negli avvisi (per i beni di proprietà privata) scaricabili dal portale della “BANCA DELLA TERRA”; è necessario pertanto leggere e verificare tutta la documentazione resa disponibile che, oltre ad individuare correttamente il bene in questione e a descriverne le potenzialità d’uso nonché eventuali vincoli connessi con la concessione, stabilisce i modi ed i tempi per la presentazione delle domande. Nel caso di beni di proprietà pubblica il bando definisce il termine ultimo per la presentazione delle domande, elemento fondamentale in quanto non possono essere ammesse richieste pervenute in data successiva a quella stabilita; nel caso di terreni di proprietà privata tale termine non è presente, in quanto l’eventuale accordo dipende dalla trattativa in corso fra le parti.

Nel caso delle terre pubbliche, così come anche per i terreni abbandonati, al fine di rispondere all’esigenza di favorire l’accesso dei giovani ai terreni, la normativa prevede, qualora ci fosse pluralità di richieste di assegnazione, di tener conto dell’obbiettivo del ricambio generazionale e pertanto di valutare l’età (maggiore o minore di quaranta anni) e l’eventuale qualifica professionale (titolo di Imprenditore Agricolo Professionale – IAP) dei richiedenti. L’ordine di priorità così definito non esclude però nessuno dalla possibilità di presentare domanda e di partecipare alla selezione.

In Toscana, così come in tutto il resto del paese, è diffuso il fenomeno del “ritiro” dei campi dalla coltivazione; tale fenomeno, talvolta connesso a difficoltà oggettive nel ricambio generazionale e nell’eccessivo frazionamento dei terreni, può creare pericolosi fenomeni di dissesto idrogeologico e di rischio di incendi, oltre ad un deterioramento ambientale e una perdita di produzione locale. Per cercare di arginare il fenomeno, e nell’ottica di permettere l’apertura o l’ampliamento di aziende agricole, con una spinta alla imprenditoria agricola, è stato adottato il Regolamento 13/2014 (allegato) per il riuso dei terreni incolti e/o abbandonati, per cui i Comuni sono tenuti a realizzare il censimento dei terreni abbandonati presenti sul proprio territorio al fine di renderli disponibili a coloro che ne faranno richiesta per la coltivazione.

La procedura di censimento è ovviamente piuttosto lunga e richiede l’espletamento di un iter burocratico attento; i Comuni potranno pertanto inserire l’elenco definitivo di tali terreni in “banca della terra”, rendendoli disponibili agli interessati alla coltivazione, solo al termine di tutto il percorso. Ovviamente la proprietà non viene toccata, il terreno è ceduto in uso (dietro rimborso di un piccolo indennizzo) per gli anni previsti dal “Piano di coltivazione” che il richiedente presenta, ed entro un massimo di quindici anni (dopodiché il terreno rientra nelle disponibilità del proprietario).

Per molti Comuni la prima fase di censimento è oggi conclusa, per cui si ritiene che entro la primavera 2016 alcuni di tali beni potranno essere disponibili in “banca della terra”.

Per rimanere sempre informato sui terreni a disposizione si consiglia di consultare settimanalmente il portale della “banca della terra” per verificare l’apertura di nuovi bandi oppure l’inserimento di avvisi; qualora si sia a conoscenza di terreni che rientrano nei parametri del Reg. 13/R/2014 e che pertanto sembrano delinearsi quali terreni abbandonati, si consiglia di recarsi al Comune per chiedere che, ai sensi del suddetto regolamento venga verificata la possibilità di inserire il terreno nell’elenco di quelli incolti. Il Comune, infatti, è tenuto (dalla l.r. 80/12) ad effettuare il censimento dei terreni non più utilizzati e ad inserirli in “banca della terra” per la messa a disposizione degli agricoltori interessati.

E’ stata infine predisposta una mailing list con gli indirizzi di posta elettronica di tutte le persone che chiedono di rimanere informate sull’attività della “banca della Terra” e sui bandi/avvisi pubblicati; attraverso tale strumento vengono trasmesse informazioni sui documenti e atti amministrativi di interesse.

Allegati

Istruzione Accesso al portale

Regolamento 13R del 4 marzo 2014 terre incolte

Regolamento 60R2014 Funzionamento banca della terra